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Sostenibilità come vantaggio competitivo

C’è chi sceglie la via della sostenibilità per moda, chi per profitto, chi perché è spinto realmente da valori etici e ambientali e ha capito che non c’è più tempo per restare a guardare

Perché è importante perseguire lo sviluppo a livello di impresa e perché la sostenibilità aziendale è un vantaggio competitivo? Quali possono essere le opportunità? In questa pagina andremo ad approfondire proprio questi temi per rispondere alle domande tipiche di chi sta per affrontare la trasformazione sostenibile. Nello specifico parleremo di:

  • L’obiettivo 12 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile
  • I punti principali dell’obiettivo 12 dell’Agenda 2030
  • Perché la sostenibilità aziendale è un vantaggio competitivo
  • Come e perché perseguire lo sviluppo sostenibile a livello di impresa

L’obiettivo 12 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo.

È questo l’obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero 12: questo goal, oltre alla riduzione della produzione di rifiuti e il dimezzamento dello spreco pro capite globale di rifiuti alimentari, ​​promuove una gestione migliore e l’utilizzo efficiente delle risorse naturali.

L’aspetto che più ci interessa approfondire di questo goal è la richiesta esplicita fatta alle imprese di integrare informazioni sulla sostenibilità nelle loro relazioni periodiche e l’impegno affinché le persone abbiano in tutto il mondo le informazioni necessarie e la consapevolezza in tema di sviluppo sostenibile e in quanto a stili di vita in armonia con la natura. 

Cosa si intende con modelli sostenibili di produzione e di consumo?

Per consumo e produzione sostenibili viene intesa la promozione dell’efficienza delle risorse e dell’energia, di infrastrutture sostenibili, della garanzia dell’accesso ai servizi di base, a lavori dignitosi e rispettosi dell’ambiente e a una migliore qualità di vita per tutti.

La realizzazione di questo obiettivo contribuisce alla realizzazione dei piani di sviluppo complessivi, alla riduzione dei futuri costi economici, ambientali e sociali, al miglioramento della competitività economica e alla riduzione della povertà.

Fare di più e meglio con meno. È questo lo scopo principale del consumo e delle produzioni sostenibili. In che modo farlo? Riducendo l’impiego di risorse, riducendo il degrado e l’inquinamento prodotto dall’intero ciclo produttivo e migliorando di conseguenza la qualità della vita di tutti.

Per farlo è necessario un approccio estremamente cooperativo e organizzato fra tutti i diversi soggetti attivi nelle filiere, dal produttore al consumatore. Quindi, è indispensabile il coinvolgimento di stakeholder differenti tra cui imprese, ricercatori, scienziati, politici, mezzi di comunicazione e infine i consumatori.

I mezzi di comunicazione sono imprescindibili perché è importante sensibilizzare le persone al consumo e agli stili di vita sostenibili e per farlo l’unica via è comunicando e fornendo informazioni adeguate per permettere loro di prendere scelte più consapevoli.

Riportiamo di seguito 3 sconcertanti dati rivelati dal Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite su cui è importante riflettere:

  • 1,3 miliardi di tonnellate. La quantità di cibo (⅓ del cibo totale prodotto nel mondo) che ogni anno finisce nella spazzatura oppure si rovina a causa di problemi nei sistemi di trasporto o pratiche agricole inadeguate.  
  • 120 miliardi dollari. I soldi che potremmo risparmiare ogni anno se tutta la popolazione mondiale utilizzasse solo lampadine a risparmio energetico.
  • 3 Pianeti. Il totale del suolo terrestre di cui avremmo bisogno per soddisfare la domanda di risorse naturali necessarie a sostenere gli stili di vita attuali se la popolazione mondiale raggiungesse 9,6 miliardi di persone entro il 2050.

I punti principali dell’obiettivo 12 dell’Agenda 2030

Fra i 17 goal dell’Agenda 2030 abbiamo parlato dell’obiettivo 12 perché le imprese, piccole, medie e grandi, sono fra i soggetti che più devono impegnarsi per far sì che sia possibile centrare l’obiettivo. Perché dovrebbero impegnarsi? Non solo perché siamo arrivati a un punto di non ritorno, dove tutti quanti siamo responsabili di quello che sta accadendo e accadrà sempre di più nei prossimi anni all’intero Pianeta, ma anche perché, come vedremo a breve, la sostenibilità è un vantaggio competitivo.

Di seguito riportiamo punto per punto il piano d’azione che caratterizza l’obiettivo 12:

12.1 Attuare il quadro decennale di Programmi per il Consumo e la Produzione Sostenibili. Tutti i Paesi dovranno partecipare e quelli più sviluppati saranno alla guida di questo movimento mondiale.  

12.2 Raggiungere la gestione sostenibile e l’utilizzo efficiente delle risorse naturali entro il 2030

12.3 Dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori. Ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto entro il 2030. (I dati che abbiamo riportato precedentemente rappresentano nel migliore dei modi il motivo per cui questo punto sia di enorme importanza. Buttare un terzo del cibo prodotto quando ancora è estremamente radicata la fame nel mondo non è più ammissibile).

12.4 Raggiungere la gestione eco-compatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti durante il loro intero ciclo di vita e ridurre sensibilmente il loro rilascio in aria, acqua e suolo per minimizzare il loro impatto negativo sulla salute umana e sull’ambiente entro il 2030

12.5 Ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo, entro il 2030

12.6 Incoraggiare le imprese, in particolare le grandi aziende multinazionali, ad adottare pratiche sostenibili e ad integrare le informazioni sulla sostenibilità nei loro resoconti annuali

12.7 Promuovere pratiche sostenibili in materia di appalti pubblici, in conformità alle politiche e priorità nazionali

12.8 Accertarsi, entro il 2030, che tutte le persone in ogni parte del mondo abbiano le informazioni rilevanti e la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile e di uno stile di vita in armonia con la natura

12.a Sostenere i Paesi in via di sviluppo a rafforzare la loro capacità scientifica e tecnologica in modo da andare verso modelli più sostenibili di consumo e di produzione

12.b Sviluppare e applicare tutti gli strumenti utili per monitorare gli impatti di sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, necessario affinché crei posti di lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali

12.c Razionalizzare i sussidi ai combustibili fossili che incoraggiano lo spreco, eliminando le distorsioni del mercato in conformità alle circostanze nazionali, anche ristrutturando i sistemi di tassazione ed eliminando progressivamente quei sussidi dannosi, quando esistenti, in modo da riflettere il loro impatto ambientale. Tutto questo sempre tenendo bene in considerazione i bisogni specifici e le condizioni dei paesi in via di sviluppo e riducendo al minimo i possibili effetti negativi sul loro stesso sviluppo, in modo da proteggere le persone meno abbienti e le comunità più colpite.

Secondo una recente analisi svolta da ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) a livello europeo, l’indice composito relativo al Goal 12 è caratterizzato da un costante andamento positivo nel periodo racchiuso tra il 2010 e il 2019, tranne che nel 2011.

Ecco alcuni dei dati più significativi:

  • La quota delle auto elettriche è arrivata a 264,3 auto ogni 100 mila persone nel 2019
  • Il tasso di riciclaggio dei rifiuti urbani è passato dal 38% del 2010 al 47,7% del 2019 (obiettivo 55% entro il 2025)
  • L’unico indicatore di peggioramento è quello relativo alle produzioni di rifiuti, +5,8% nel 2018 rispetto al 2010.

Perché la sostenibilità aziendale è un vantaggio competitivo

Il primo beneficio offerto dalla trasformazione sostenibile lo si percepisce nelle performance operative. Successivamente, facendo delle nuove misure degli elementi distintivi si può ottenere un beneficio anche economico.

Il passaggio fondamentale è capire come l’idea di sostenibilità possa essere vista non solo in chiave puramente etica ma anche strategica.

Tuttavia, i veri benefici si possono ottenere solo implementando davvero innovazioni sostenibili nei processi aziendali. È normale che le aziende siano finalizzate al profitto e soprattutto al mantenimento degli equilibri finanziari. Anche se, al giorno d’oggi i valori che ci sono dietro al prodotto sono più importanti del prodotto stesso, tanto che la responsabilità sociale e ambientale delle imprese viene messa al primo posto.

Il concetto di responsabilità sociale include tutte quelle pratiche operative che rafforzano la competitività di un’azienda e allo stesso tempo migliorano le condizioni ambientali, economiche e sociali delle comunità in cui opera.

A prova di questo, di recente è stato introdotto per le aziende di maggiori dimensioni l’obbligo di rendicontare le informazioni non finanziarie delle imprese, ovvero le performance di sostenibilità.

Come stavamo anticipando qualche riga più su, sempre più persone restano fidelizzate solo alle aziende che reputano rispettose dell’ambiente e dei lavoratori che operano all’interno. Il concetto di sostenibilità non è solo ambientale, ma è anche economico e sociale. 

Il prodotto assume i valori stessi dell’azienda e sono proprio questi ultimi a rappresentare l’elemento più importante che spinge un potenziale cliente a preferire di acquistare da un brand piuttosto che da un altro.

Oltre a delle maggiori aspettative in materia di responsabilità aziendale, anche l’aumento della trasparenza dei processi produttivi sta portando sempre più aziende a capire la necessità di agire in tema di sostenibilità. 

Non è più sufficiente avere delle buone intenzioni e condividere messaggi positivi, servono i fatti concreti.

Tuttavia, il percorso verso la sostenibilità non è semplice ed è per questo motivo che noi di PMI Sostenibile veniamo in tuo soccorso

Per affrontare adeguatamente il percorso verso la sostenibilità, le imprese devono prima di tutto colmare due lacune fondamentali:

  1. Il gap conoscitivo: una recente indagine di BCG / MIT (Multinazionale statunitense di consulenza strategica) ha rivelato che mentre il 90% dei dirigenti intervistati ritiene che la sostenibilità sia molto importante, solo il 60% delle aziende incorpora davvero la sostenibilità nella propria strategia e solo il 25% ha la sostenibilità radicata nel proprio modello di business. Questo fa capire come “quasi tutti” sappiano dell’importanza di perseguire uno sviluppo sostenibile aziendale ma alla fine in pochi percorrano davvero la strada per la sostenibilità.
  1. Il gap di vantaggio competitivo: solo il 24% delle aziende (indagine di BCG / MIT) vede la sostenibilità come un elemento di vantaggio competitivo.

Come e perché perseguire lo sviluppo sostenibile a livello di impresai principali dell’obiettivo 12 dell’Agenda 2030

Già nel 2011 la Commissione Europea affermava che la sostenibilità e un approccio strategico nei confronti della responsabilità sociale per le imprese potevano portare benefici in termini di gestione del rischio, riduzione dei costi, accesso al capitale, gestione delle risorse umane e capacità di innovazione.

Sono tanti i vantaggi competitivi che le imprese si assicurano grazie all’adozione di strategie sostenibili nella gestione dei processi aziendali e di seguito ne elenchiamo i principali:

Fiducia. La sostenibilità sociale ha un impatto estremamente positivo sulla fiducia da parte di lavoratori, fornitori, investitori e soprattutto clienti nei confronti dell’azienda.

Fedeltà. Clienti e investitori si dimostrano maggiormente fedeli e anche a livello di organizzazione una strategia sostenibile diminuisce le perdite di talenti e di know-how all’interno dell’azienda.

Reputazione. Un altro vantaggio competitivo è l’aumento della reputazione e dell’importanza che viene attribuita all’azienda. Anche clienti persi nel tempo potrebbero nutrire un rinnovato interesse nei confronti di un determinato brand.

Costi. Inizialmente il percorso verso lo sviluppo sostenibile è costoso, bisogna prendere delle scelte a discapito del profitto. Tuttavia, nel lungo periodo si ottengono impatti positivi anche in termini di riduzione dei costi. 

Il viaggio verso uno sviluppo sostenibile è lungo e tortuoso ma è anche in grado di garantire una posizione di business con ritorni economici stabili nel tempo e una rinnovata posizione sociale. È per questo motivo che noi di PMI Sostenibile siamo qui per supportare la tua impresa nella trasformazione sostenibile. Ma come si può perseguire lo sviluppo sostenibile a livello di impresa?

5 sono i fattori chiave a cui fare riferimento:

  1. Avere una visione a lungo termine e creare valore nel medio lungo periodo, perché è sbagliato guardare solo o prevalentemente al ritorno economico immediato. 
  1. Conoscere i propri stakeholder. In che modo? Adottando sistemi gestionali per monitorare le loro esigenze attraverso una verifica di soddisfazione dei clienti, della competitività, del clima interno all’azienda, delle relazioni con le comunità locali.
  1. Quantificare la soddisfazione degli stakeholder misurando il legame fra la loro soddisfazione e le performance di business. Ad esempio, la fedeltà dei distributori, il livello di servizio dei dipendenti e dei partner di business, etc.
  1. Considerare gli stakeholder nei meccanismi decisionali dell’azienda: dare importanza alla visione degli stakeholder per valutare le principali iniziative aziendali. 
  1. Generare valore per gli stakeholder, che deve essere il principale obiettivo di business dell’azienda.

Al giorno d’oggi la sostenibilità rappresenta uno dei fattori più importanti per la competitività aziendale. Possiamo dire con certezza che “le aziende del futuro” dovranno necessariamente essere sostenibili per esistere e avere un posto di riconoscenza nel mercato di riferimento.

La competitività aziendale si baserà sempre di più sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale: includerà il rispetto dell’ambiente, il rispetto dei diritti dei lavoratori e processi aziendali trasparenti.

Tutte le recenti analisi effettuate sui nuovi stili di vita dei consumatori evidenziano come, almeno per un terzo degli acquirenti, la sostenibilità è un fattore decisivo nella scelta di acquisto quanto il rapporto qualità/prezzo.

All’inizio abbiamo parlato di scegliere la via della sostenibilità “per moda”. Questo perché fortunatamente la sostenibilità è diventata un megatrend che sicuramente continuerà a crescere da qui ai prossimi anni. Forse è l’unico argomento che non invertirà la propria curva di crescita ed è anche per questo che non sarà mai sbagliato investire in sostenibilità. Più di un anno fa parlavamo dei vantaggi di perseguire lo sviluppo sostenibile a livello di impresa e oggi sappiamo con certezza che nel corso di un anno le aziende che hanno capito l’importanza dello sviluppo sostenibile sono più che duplicate.

Moda o no, non è poi così importante il motivo per cui si sceglie la trasformazione sostenibile, l’importante è che si attuino azioni concrete e davvero utili all’ambiente e alla società.

Quanto è importante prendere parte al cambiamento? Tanto. E come può la tua impresa attuare azioni che incidano in maniera positiva sull’ambiente e sulla società? Noi di PMI Sostenibile sappiamo come portare la tua azienda verso un futuro più sostenibile. Proprio in questo momento altri imprenditori che condividono questi valori stanno portando avanti un cambiamento di rotta globale. Fai come loro: scopri come possiamo aiutarti.

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