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Parità di genere e Gender Gap: quale nesso con la sostenibilità?

Parità di genere e Gender Gap: quale nesso con la sostenibilità?

Sostenibilità 2 Ott 2023 di Staff

In questo articolo parliamo di:

Perché e in che modo la parità di genere dovrebbe influenzare la sostenibilità del Pianeta? Sono sempre più numerose le conferme circa la correlazione tra questi due aspetti e su come l’uguaglianza di genere possa influenzare positivamente la crescita economica, la produttività, l’innovazione e la stabilità finanziaria.

In poche parole, la parità di genere è strettamente legata a uno degli aspetti fondamentali della sostenibilità: quello della sostenibilità economica. Quindi la promozione della parità di genere non solo contribuisce anche a una società più giusta e più equa, una società in cui uomini e donne godono degli stessi diritti e opportunità, ma migliora anche l’efficienza economica, verso una società in cui tutti possono prosperare e in cui il benessere generale è a livelli alti,

Possiamo quindi affermare che la parità di genere e la sostenibilità economica sono strettamente intrecciate tra loro. Quando uomini e donne hanno le stesse opportunità di partecipare all’economia, tutti ne beneficiano. La parità di genere porta a una maggiore crescita economica, produttività, innovazione e stabilità finanziaria. Inoltre, contribuisce ovviamente a una società più equa, migliorando il benessere sociale e promuovendo la sostenibilità a lungo termine.

Promuovere la parità di genere dovrebbe essere una priorità per ogni società che mira a raggiungere una sostenibilità economica duratura. Investire nelle donne attraverso l’istruzione, l’accesso al mercato del lavoro e l’imprenditoria non solo è corretto, ma costituisce anche un passo importante verso un futuro economicamente prospero e sostenibile per tutti.

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Agenda 2030: la parità di genere nel quinto obiettivo

Il quinto obiettivo contenuto nei 17 Sustainable Development Goals promossi dalle Nazioni Unite fa riferimento esplicito all’uguaglianza di genere1.

Nello specifico, ci si pone come scopo quello di “Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze”. I punti che seguono nel documento, per spiegare meglio l’obiettivo 5, sono:

1. Porre fine, ovunque, a ogni forma di discriminazione nei confronti di donne e ragazze.

2. Eliminare ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine, sia nella sfera

privata che in quella pubblica, compreso il traffico di donne e lo sfruttamento sessuale e di

ogni altro tipo.

3. Eliminare ogni pratica abusiva come il matrimonio combinato, il fenomeno delle

spose bambine e le mutilazioni genitali femminili.

4. Riconoscere e valorizzare la cura e il lavoro domestico non retribuito, fornendo un

servizio pubblico, infrastrutture e politiche di protezione sociale e la promozione di

responsabilità condivise all’interno delle famiglie, conformemente agli standard nazionali

5. Garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership

ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica.

6. Garantire accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai diritti in ambito

riproduttivo, come concordato nel Programma d’Azione della Conferenza internazionale su

popolazione e sviluppo e dalla Piattaforma d’Azione di Pechino e dai documenti prodotti

nelle successive conferenze.

7. Avviare riforme per dare alle donne uguali diritti di accesso alle risorse economiche

così come alla titolarità e al controllo della terra e altre forme di proprietà, ai servizi

finanziari, eredità e risorse naturali, in conformità con le leggi nazionali.

8. Rafforzare l’utilizzo di tecnologie abilitanti, in particolare le tecnologie

dell’informazione e della comunicazione, per promuovere l’emancipazione della donna.

9. Adottare e intensificare una politica sana ed una legislazione applicabile per la

promozione della parità di genere e l’emancipazione di tutte le donne e bambine, a tutti i

livelli.

L’obiettivo numero 5 tocca, insomma, tutti i punti sensibili relativamente al rapporto egualitario tra i due sessi, il tutto concepito di un’ottica di trasformazione della Società per raggiungere un nuovo equilibrio sostenibile sotto tutti i diversi aspetti. 

Non va infatti dimenticato che sostenibilità non significa solo attenzione all’ambiente e transizione ecologica. Si tratta di un concetto decisamente più complesso, che riguarda il rapporto tra economia e società e che per questo si declina anche nella più ampia sostenibilità sociale, di cui la parità di genere è uno dei pilastri.

Sostenibilità e inclusione delle donne si reggono l’un l’altra: non può esserci una vera transizione ecologica senza quella sociale, come dimostrano anche gli obiettivi posti dal programma Next Generation Eu per la ripartenza dell’Europa post-pandemia2.

Parità di genere e sostenibilità: l’accesso all’istruzione

Immaginando una linea temporale che attraversa le vite di uomini e donne, a livello cronologico inizieremmo a domandarci quali divari possano esserci tra i due sessi a livello di educazione e istruzione. Come sappiamo, specialmente dalle notizie di attualità nei Paesi in via di sviluppo (ma non solo), l’istruzione paritaria  in diversi contesti è un miraggio, così come l’accesso alla medesima educazione culturale per entrambi i generi.

Quando le ragazze e le donne hanno accesso a un’istruzione di qualità, acquisiscono competenze che possono utilizzare per accedere a migliori opportunità di lavoro e per partecipare in modo più significativo all’economia e allo sviluppo culturale.

L’istruzione delle donne ha dimostrato di avere un impatto positivo sulla crescita economica. Le donne istruite tendono a investire di più nella salute e nell’istruzione dei loro figli. Questo contribuisce a una popolazione più sana e istruita, che è un driver fondamentale della sostenibilità economica.

Inoltre, l’educazione delle donne è strettamente correlata all’innovazione e alla ricerca. Molte delle innovazioni che guidano la crescita economica provengono da menti creative e istruite, indipendentemente dal genere. Promuovendo l’istruzione delle donne, una società può sfruttare appieno il loro potenziale innovativo.

Parità di genere sul lavoro: il problema del Gender Gap

Proseguendo sulla nostra linea cronologica immaginaria troviamo uno degli aspetti chiave della parità di genere: l’uguaglianza di opportunità nel mercato del lavoro.

Nel corso degli anni, numerosi studi hanno dimostrato che le economie con una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro tendono a essere più stabili e resistenti alle crisi economiche. 

Inoltre, l’uguaglianza di genere nel mercato del lavoro favorisce l’innovazione. Un’ampia diversità di prospettive e competenze, derivante dalla partecipazione di uomini e donne, promuove la creatività e la capacità di problem solving. Questo può portare a nuove idee, prodotti e servizi, stimolando la crescita economica e la competitività a livello globale.

Ma cosa succede quando il diverso trattamento tra uomini e donne viene trasferito anche sul loro stipendio e salario? 

Nella complessa trama dell’economia globale, la questione del cosiddetto “Gender Gap”, ossia il “divario di genere” a livello di stipendio e salario, emerge come un tema cruciale che va ben oltre la “semplice” equità di genere. 

Il Gender Gap riveste un ruolo di crescente importanza nel contesto del Next Generation EU e degli obiettivi dell’Agenda 2030. Il Next Generation EU, il programma di ripresa economica dell’Unione Europea, ha posto un’enfasi significativa sull’inclusione di genere, riconoscendo che la parità di genere è essenziale per una ripresa economica equa e sostenibile. I finanziamenti e le misure previste dal programma mirano a promuovere l’accesso delle donne all’occupazione, a sostenere l’equilibrio tra lavoro e vita privata e a incentivare l’imprenditorialità femminile.

Parallelamente, l’Agenda 2030, come abbiamo visto, include la promozione della parità di genere nei posti di lavoro, l’eliminazione delle disparità retributive tra uomini e donne e l’accesso equo all’istruzione e alla formazione professionale. 

Questi obiettivi integrati riflettono l’impegno a livello internazionale per colmare il Gender Gap e contribuire alla sostenibilità economica e sociale. La sinergia tra il Next Generation EU e l’Agenda 2030 crea un contesto propizio per affrontare le sfide legate al Gender Gap e promuovere una società più equa ed inclusiva.

Entità e impatto economico del Gender Gap

Il Gender Gap oggi corrisponde a una serie di disuguaglianze che riguardano principalmente donne e uomini nei contesti socio-economici. Queste disuguaglianze si manifestano in vari aspetti della vita, tra cui l’istruzione, l’occupazione, la retribuzione e la partecipazione decisionale. Secondo il World Economic Forum nel suo Global Gender Gap Report 20203, oggi nessun Paese ha ancora raggiunto la piena parità di genere, e il divario salariale globale richiede, in media, 99,5 anni per essere colmato se non si intraprendono misure significative.

Le implicazioni economiche di questo fenomeno sono profonde e complesse. Numerosi studi hanno dimostrato che le economie che promuovono l’uguaglianza di genere tendono a essere più resilienti e sostenibili. Ecco alcune evidenze chiave:

1. Crescita economica: un rapporto del McKinsey Global Institute4 suggerisce che il colmare il gender gap nel settore del lavoro potrebbe aumentare il PIL globale di oltre 28 trilioni di dollari entro il 2025, rappresentando un aumento del 26%.

2. Innovazione: la diversità di genere nei luoghi di lavoro è correlata a un maggior livello di innovazione. Secondo uno studio pubblicato su Harvard Business Review5, le aziende con una presenza equilibrata di uomini e donne nella loro leadership sono più propense a introdurre nuovi prodotti e servizi rispetto a quelle dominanti da un solo genere.

3. Riduzione della povertà: l’empowerment economico delle donne ha dimostrato di essere un mezzo efficace per ridurre la povertà. Organizzazioni come UN Women6 sottolineano come l’accesso delle donne alle risorse economiche abbia un impatto diretto sulla riduzione della povertà nelle comunità.

4. Mercati del lavoro flessibili: l’uguaglianza di genere può contribuire a rendere i mercati del lavoro più flessibili, adattabili e inclusivi. Questo può favorire una maggiore stabilità economica e una migliore gestione delle crisi.

Nessuna sostenibilità economica senza parità di genere

La parità di genere, anche negli stipendi, è un elemento fondamentale per garantire la sostenibilità economica in quanto affronta direttamente le disuguaglianze economiche e promuove una distribuzione equa delle risorse finanziarie. 

La disparità retributiva tra uomini e donne non solo viola il principio di equità e giustizia, ma ha anche un impatto negativo sull’intera economia. Quando le donne ricevono stipendi inferiori rispetto agli uomini per lo stesso lavoro o per posizioni equivalenti, si verifica un’evidente inefficienza economica.

In un contesto in cui le donne costituiscono una parte significativa della forza lavoro, la disparità retributiva comporta una perdita di potere d’acquisto per le donne stesse e per le loro famiglie. Ciò limita la loro capacità di contribuire al consumo e agli investimenti economici, il che a sua volta può frenare la crescita economica complessiva.

Inoltre, la disparità retributiva è un ostacolo all’accesso delle donne a risorse finanziarie e opportunità di investimento, limitando il loro coinvolgimento nell’imprenditorialità e nella creazione di valore economico. Quando le donne sono pagate in modo equo, possono contribuire in modo più significativo all’innovazione, all’occupazione e alla crescita aziendale, il che favorisce una maggiore sostenibilità economica.

In definitiva, la parità di genere negli stipendi non è solo una questione di giustizia sociale, ma è anche un prerequisito per un’economia sostenibile. Riducendo le disparità retributive, si crea una base solida per una crescita economica equa e duratura, a beneficio sia delle donne che dell’intera società.

Un vantaggio per aziende e parità di genere: la norma ISO 30415

A livello aziendale, non mancano gli incentivi per diffondere una cultura di inclusività e parità di genere. È il caso del Sistema di Certificazione della Parità di Genere, rientrante nella “Missione 5 Inclusione e Coesione” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

La prassi di riferimento UNI PdR 125:2022 definisce le linee guida per un sistema di gestione per la parità di genere che prevede la definizione e l’adozione di diversi indicatori prestazionali (cosiddetti KPI) circa le politiche di parità di genere nelle organizzazioni.

A tal proposito, la norma ISO 30415 fornisce un quadro chiaro su come le aziende dovrebbero affrontare le questioni di genere all’interno del proprio ambiente di lavoro, aiutando le imprese a definire politiche e pratiche che favoriscono l’equità tra i generi, contribuendo a creare ambienti di lavoro più inclusivi e diversificati.

Più nello specifico, la ISO 30415 stabilisce una serie di norme e linee guida specifiche per la raccolta, la gestione e l’analisi dei dati relativi al personale, con particolare attenzione ai dati legati alla dimensione di genere. L’obiettivo finale è quello di incentivare le imprese ad adottare policy interne per ridurre il gender gap in tutte le aree che presentano maggiori criticità, come le opportunità di carriera, la parità salariale a parità di mansioni e la tutela della maternità.

Entrare in possesso della Certificazione, a cui le aziende di ogni dimensione possono ambire (dalle micro-organizzazioni fino alle multinazionali), vuol dire realizzare una dimensione più equa in ambito aziendale, ma anche far diventare l’azienda più competitiva sul mercato del lavoro.

Infatti, la conformità alla ISO 30415 offre la possibilità di poter accedere a diversi bandi pubblici, fondi governativi e sgravi fiscali, come ad esempio uno sconto dell’1% sui contributi fino a 50mila euro all’anno.

In sintesi, raggiungere la Certificazione conviene da ogni punto di vista: la ISO 30415 non solo promuove una cultura aziendale più inclusiva, ma rappresenta anche una via cruciale per accedere ai finanziamenti e migliorare la competitività delle aziende sul mercato, per attrarre talenti, aumentare l’employee retention e realizzare un ambiente lavorativo inclusivo.

La sostenibilità economica nel lungo termine

La sostenibilità economica è una delle principali sfide del XXI secolo, con la necessità di bilanciare crescita economica, equità sociale e sostenibilità ambientale. Ridurre il gender gap è una parte cruciale di questa impresa. 

In conclusione, possiamo affermare che la correlazione tra gender gap, parità di genere e sostenibilità economica è chiara e inconfutabile. Investire nell’uguaglianza di genere non solo è una questione di giustizia sociale, ma rappresenta anche una strategia vincente per promuovere la crescita economica sostenibile. È fondamentale che governi, imprese e la società civile collaborino per adottare politiche e pratiche che contribuiscano a ridurre il divario e la disparità tra uomo e donna e creino un futuro economico più prospero e sostenibile per tutti.

In un mondo che affronta sfide sempre più complesse, il riconoscimento dell’importanza dell’uguaglianza di genere nella sostenibilità economica è un passo fondamentale verso un futuro migliore e più equo per tutti.
Come vedi la tua azienda nel contribuire a realizzare un mondo più sostenibile? Se ti stai ponendo domande di questo tipo, sei nel posto giusto. Scopri ora cosa possono fare gli esperti di PMI Sostenibile per il tuo percorso verso la sostenibilità.

1https://unric.org/it/wp-content/uploads/sites/3/2019/11/Agenda-2030-Onu-italia.pdf

2https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/BRIE/2021/698757/EPRS_BRI(2021)698757_EN.pdf

3https://www.weforum.org/reports/gender-gap-2020-report-100-years-pay-equality/

4https://www.mckinsey.com/featured-insights/employment-and-growth/how-advancing-womens-equality-can-add-12-trillion-to-global-growth

5https://hbr.org/2021/03/your-companys-pay-gap-is-about-more-than-money

6https://www.unwomen.org/en

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